Anche prima che arrivassero in porto le grosse navi coi camini gialli, a Savona ci venivamo spesso. Quattro passi tra darsena, portici con quei strani palazzi liberty, viuzze medievali, un assaggio di mare al Prolungamento e soprattutto la salita alle panoramiche terrazze della fortezza del Priamar, e la mezza giornata c’è tutta. Per onorare il contratto, la guida deve fare sfoggio di erudizione nella Cappella Sistina e in cattedrale, e farvi assaggiare la panizza fritta, e il più è fatto. Se rimanete in città anche dopo il fritto misto, e non perdete l’imbarco, possiamo andare in pinacoteca, al museo archeologico, al museo della ceramica, salire sulla torre del Brandale, o intraprendere diversi tipi di pellegrinaggio, come quello devoto al Santuario della Madonna della Misericordia o quello dei nerd al museo Apple, una delle più importanti raccolte di strumenti informatici “d’epoca” d’Italia.